Introduzione di Walter Taufer

Chiara Lubich

e la Valle

di Primiero

 

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   Intervento del Presidente della Comunità di Primiero Cristiano Trotter

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Gentile Signore e gentili Signori porgo un cordiale saluto a tutti voi a nome mio e della Comunità di Primiero. Le Istituzione Pubbliche della nostra Valle - come detto da Walter Taufer adesso -, hanno accolto con favore, facendola proprio la proposta di organizzare questo odierno incontro pubblico, promosso assieme dal Comune di Tonadico, dalle Parrocchie di Sopra Pieve, (noi distinguiamo i nostri paesi in sopra e sotto) l’Associazione “ Voci di Primiero” e il Movimento dei Focolari.
Primiero e Tonadico in particolare negli anni ’50 del secolo scorso sono stati i testimoni privilegiati della nascita e della progressiva continua crescita del Movimento.
Qui Chiara Lubich ha potuto elaborare ed enunciare alcuni fra i concetti fondamentali del suo pensiero, divenuto in breve pensiero universale, riconosciuto, seguito da molti in molti parte del mondo.

Qui forse nacque l’intuizione e il bisogno di dare nuova forza al principio dell’unità dei Popoli. Popoli, nazioni, è bene ricordare, usciti allora dal lacerante e tremendo secondo conflitto mondiale. Pertanto oggi si presen-

 

Con Chiara Lubich

 

da Primiero al mondo

 

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ta l’occasione di ricordare a cinquant’anni di distanza, ma a poco tempo ancora dalla sua scomparsa, la figura storica della Fondatrice del Movimento dei Focolari, nei suoi soggiorni a Primiero.

Ma credo possa costituire anche occasione per riflettere insieme su un tema, che nella sua immensità tocca tuttavia la coscienza di ciascun componente della Società umana e che riguarda anche il sentimento collettivo di ogni comunità, sia essa politica, civile o religiosa.

E’ dunque possibile, è giusto che una piccola comunità come la nostra si interroghi e si confronti su simili complessi problemi? In un tempo nel quale da parte di qualcuno si vorrebbe istituzionalizzare il conflitto tra Nazioni, tra parti della nostra Nazione, tra le parti sociali e tra le genti con diverse culture e diversi bisogni, quasi a voler fare assurgere, il conflitto, coniugandolo in un letale scontro, come valore della convivenza civile, anche le istituzioni pubbliche, anche le più piccole tra esse, come la nostra, sono chiamate a riflettere sul significato della fratellanza…
Senza tuttavia fraintendere e, anzi, rafforzando nel senso più profondo la loro doverosa laicità, e non di un generico e frainteso laicismo, declinandola in termini di pacifica convenienza sociale, di accoglienza, di sostegno e di risposta ai bisogni dei singoli.
L’esperienza che la nostra comunità di Primiero ha messo in atto nell’ambito delle proprie politiche sociali e del progetto “Le Reti”, nello specifico, nella quale nel proseguo della giornata avrete un breve testimonianza, vuole provare a sperimentare vie nuove in questo senso, individuando luoghi di incontro interculturali aperti, partecipativi, liberi.
Lasciatemi ringraziare pubblicamente tutti coloro che a vario titolo operano attualmente in questo progetto. Un’esperienza che, sia pure nella contenuta dimensione geografica della nostra realtà, intende concorrere a creare tasselli di consapevolezza civica di conoscenza e comprensione anche delle dimensioni ulteriori e più grandi ….

Da questa giornata di incontro inoltre, che riannoda un filo lungo 60 anni, Primiero intende far scaturire un progetto, un ricordo della presenza di Chiara Lubich in questi luoghi a testimonianza soprattutto del suo messaggio universale e, perché no, magari legandolo alle nostre bellissime cime dolomitiche, riconosciute anch’esse recentemente Patrimonio Universale Ambientale dall’Unesco.
Patrimonio dunque di tutti e di ciascuno di noi.
Vi auguro un buon proseguimento di questa giornata…..

 

 

 

   Il saluto di Fabio Bernardin, sindaco di Tonadico

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- testo non ancora disponibile -

 

 

   Il saluto di Marco Depaoli, presidente Consiglio Regionale del Trentino Alto-Adige

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- testo non ancora disponibile -

 

 

   Intervento di don Duccio Zeni, parroco Alto Primiero e di Tonadico

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Penso che sia davvero emozionante il convegno che stiamo iniziando. E’ una prospettiva che fa bene a tutti, perché avere un cuore troppo piccolo che si limita alla propria casa, al proprio orticello, ai propri paesi, alle proprie nazioni è un po’ troppo poco…
Penso che siamo chiamati ad avere un cuore grande capace di accogliere tutto il mondo e questo può essere anche lo stimolo, il lievito attraverso questo Convegno che fa aprire il nostro cuore a tutto il mondo. E ben venga questo!
Sono state dette già tante cose: quindi non aggiungo altro se no “Buon Convegno” e che questo sia davvero quel lievito che ci aiuta a sentirci cittadini del mondo e fratelli tutti.

 

 

   Il saluto della Presidente del Movimento dei Focolari portato da Giancarlo Faletti, copresidente

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E’ questo un momento di gratitudine che vi giunge mio tramite dalla Presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce. Perché gratitudine? Perché proprio la Valle di Primiero, si può ben dire, è la nostra seconda culla. Dopo Trento, abbiamo vissuto qui momenti fondamentali della nostra storia.
Va da sé che dalle 182 nazioni dove il Movimento vive si convogli qui e che, nello stesso tempo, la Valle di Primiero sia conosciuta in tutto il mondo.
Va da sé il desiderio di tornare a visitare le proprie radici, che per il Movimento dei Focolari sono anche qui, in quel carisma che Chiara Lubich ha ricevuto.
E mentre andava avanti la divina avventura che Dio stava tessendo nelle estate della decada degli anni ’50, c’è stato un susseguirsi di accoglienza, di fantasia, di amore che rendeva possibile l’impossibile: basta pensare al soggiorno reso possibile per le dodici mila persone nelle estate ’59.

Questa vostra bellissima Valle rimarrà per noi sempre il sillabario: guardando ai laghi, ai fiumi, ai ruscelli, agli alberi Chiara per prima e noi con lei abbiamo trovato l’espressione forte e viva di quella esperienza di amore di Dio che si andava facendo. Per questo la Valle di Primiero sarà sempre un luogo familiare, a cui si ritorna e, sono certo, con una presenza che crescerà in modo esponenziale. Questo l’augurio che mi faccio con voi, perché ogni luogo santificato da un’esperienza deve essere sempre arricchito da una vita. Di questo ci sentiamo responsabili con voi.

 

 

   

 

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